Nell’ambito dell’azione C5 “Setting up a EU low carbon farming network” si è tenuto il primo networking nazionale del progetto LIFE CARBON FARMING il 1° febbraio 2024 in Veneto. Giovedì 1° febbraio presso la sala Respighi al Pala/Expo di Fieragricola di Verona si è svolto l’incontro “Il Carbon Farming: possibile opportunità per gli allevamenti di carne bovina” che ha avuto l’obiettivo di illustrare il contributo significativo offerto dal settore agricolo nella lotta ai cambiamenti climatici e descrivere il sistema di finanziamento in grado di incentivare l’applicazione di buone pratiche volte a ridurre le emissioni e ad incrementare il sequestro di carbonio.

All’evento hanno partecipato circa 100 persone fra allevatori, tecnici, rappresentati delle associazioni di categoria del comparto, amministratori, ricercatori, e stakeholder giunti da tutta Italia.

 

In apertura, il Dott. Luciano Migliorati del CREA-Centro per la Zootecnia e Acquacoltura di Lodi ha presentato il progetto LIFE CARBON FARMING, il Dott. Saverio Maluccio del CREA-Centro per le Politiche e Bioeconomia di Roma ha presentato il meccanismo del mercato forestale volontario in Italia e le modalità di funzionamento del registro nazionale dei crediti di carbonio. A seguire la Dr.ssa Ilaria Falconi del CREA-Centro per le Politiche e Bioeconomia di Roma, nel suo intervento ha delineato le Politiche UE di mitigazione dei gas ad effetto serra in agricoltura e ha illustrato la proposta di regolamento sulla certificazione della rimozione del carbonio della Commissione Europea. La Dr.ssa Sara Carè del CREA-Centro per le Politiche e Bioeconomia di Perugia ha presentato i risultati dell’impatto ambientale degli allevamenti di bovini da carne che hanno aderito al progetto prima dell’introduzione delle strategie di mitigazione, ha illustrato il meccanismo di compravendita dei crediti di carbonio ed ha mostrato il potenziale guadagno per gli allevatori derivante dalla vendita dei i crediti di carbonio generati.

Al termine, i Direttori delle due associazioni produttori carne, Giuliano Marchesin dell’Unicarve-Veneto e Simone Mellano dell’Asprocarne-Piemonte partner italiani del progetto, hanno presentato il ruolo svolto dalle associazioni a favore della sostenibilità ambientale. L’incontro si è concluso con interventi del pubblico, che ha fornito lo spunto per un’interessante discussione in sala soprattutto relativa alla procedura per la determinazione del valore di baseline stabilita dalla Commissione Europea che servirà per definire la quantità di crediti di carbonio prodotti dalle aziende

 

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